Mese: Aprile 2017

Aprile 19, 2017

Dalla ricerca e dalla tecnologia Hering, nasce una linea di prodotti che si caratterizza per le innovative ed efficaci formulazioni a base di piante officinali, le quali agiscono con meccanismi complementari potenziandosi a vicenda. Le piante utilizzate, si caratterizzano inoltre per l’elevata tollerabilità confermata dalla più autorevole letteratura scientifica.

Gli ultimi arrivati in negozio sono una serie di prodotti indirizzati all’uomo e alle problematiche di natura sessuale, disagio che abbiamo riscontrato essere sempre più frequente.

Vigorman è un complesso fitoterapico che favorisce l’aumento della libido per azione della Muira puama e la durata dell’erezione, agendo sul testosterone con stimolo della spermatogenesi, grazie all’effetto del Tribulus terrestris. Mentre la Turnera aphrodisiaca in particolare favorisce la durata della prestazione. Il tutto è coadiuvato dall’ Echinacea angustifolia che stimola il centro dell’erezione, l’ arginina che aumenta la produzione di ossido d’azoto necessario per l’erezione, il Ginko biloba che migliora la circolazione a livello dei capillari, la vitamina B3 come tonico circolatorio e lo zinco che aiuta la funzionalità della prostata.

Questo prodotto è indicato nelle astenie sessuali e nei casi di stress psicofisico.

L’utilizzo ottimale prevede l’assunzione di una dose giornaliera per 10 giorni e il supplemento di due cps due ore prima del rapporto.

Se il problema è molto radicato e presenta aspetti di cronicità, si consiglia l’associazione con Damiana Plus, un farmaco omeopatico che agisce oltre che nell’impotenza sessuale anche nell’assenza di libido e nella debilitazione fisica. Questo prodotto si assume in via continuativa per 20 giorni (10 gtt per 4 volte al dì), assieme a Vigorman.

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Aprile 11, 2017

Bisogna sempre fare attenzione a quali e quanti zuccheri introduciamo con la nostra alimentazione: troppi zuccheri nel sangue portano ad uno stress sia al pancreas che al fegato e, nell’ipotesi peggiore, a sindrome metabolica e diabete. Inoltre, mettere continuamente il corpo nella situazione di dover produrre continuamente picchi insulinici (risposta dell’organismo all’introduzione di zuccheri) porta ad una situazione di infiammazione costante.

E’ un attenzione che si deve avere sempre, fin dallo svezzamento!

Quindi, quali sono i criteri da tenere presente?

  1. L’indice glicemico, ossia la velocità con cui un alimento fa salire i livelli di zucchero nel sangue, valore determinato dopo 2 ore dall’assunzione di un quantitativo standard di alimenti contenenti carboidrati.

Bisogna tenere presente che questo indice è influenzato da diversi fattori, quali:

  • Trasformazioni che l’alimento subisce (la raffinazione aumenta l’IG di un cereale).
  • Modalità di cottura: alte temperature aumentano l’IG (le carote cotte hanno un IG più alto di quelle crude)
  • Le varietà e la maturazione degli ortaggi (una banana molto matura ha un IG più alto di una banana verde)
  • La quantità di grassi e fibre presenti nell’alimento o nel pasto incidono abbassando l’IG
  1. Il carico glicemico, vero nodo della questione, tiene conto della quantità di carboidrati presenti in un alimento e si misura moltiplicando l’IG x i gr di carboidrati / 100.

Per spiegare meglio: la pasta bianca ha lo stesso IG delle albicocche, ma ha un carico glicemico 7 volte superiore perché contiene 7 volte più carboidrati delle albicocche, a parità di peso.

 

Ci rendiamo conto che non è possibile, per nessuno, ogni volta che si mangia qualcosa mettersi a calcolare il carico glicemico, ecco quindi qualche consiglio pratico:

  1. Devono essere privilegiati cereali in chicco INTEGRALI perché contengono fibre e proteine che rallentano l’assorbimento dei carboidrati.
  2. Le verdure, contenenti molte fibre, devono sempre avere un posto privilegiato nel pasto (metà del volume del pasto completo).
  3. Vanno evitati alimenti con IG elevato: quelli contenenti zuccheri semplici e sciroppo di glucosio, come dolcificanti, biscotti, farinacei raffinati in genere.
  4. Il consumo di frutta deve essere moderato e sempre associato all’assunzione di frutta secca (mandorle, nocciole, noci, pinoli..) o semi oleosi (semi di zucca, chia, girasole, sesamo..).
  5. Far raffreddare pasta e patate prima di assumerli è buona norma per abbassare l’IG.
  6. Per le verdure vanno privilegiate le cotture veloci e a basse temperature (la verdura deve restare croccante).
  7. Anche latticini, proteine animali e solanacee (pomodori, melanzane, peperoni, patate) aumentano la glicemia, quindi attenzione a non abusarne!
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