Mese: Marzo 2017

Marzo 15, 2017

In natura tutto ha un ritmo, tutto si muove e poi si riposa. Anche il nostro corpo funziona in questo modo: il cervello lavora per sei secondi e uno di sosta, il cuore si contrae e si rilassa, gli occhi si aprono e si chiudono, i polmoni si espandono e si contraggono.

Fermarsi è essenziale per recuperare energie e potenzialità e per riparare.

La malattia stessa, qualsiasi sia la sua forma, invita (a volte obbliga) a fermarsi, e perché aspettare di ammalarsi?

Le ultime ricerche che abbiamo fatto confermano quanto sia importante in un salutare equilibrio dedicare un tempo specifico al riposo, che non è mai tempo perso, anzi è guadagnato!

Il tempo del riposo va programmato e calendarizzato (ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, ogni anno). Deve essere proporzionato alle fatiche fatte e dedicato a quella dimensione del corpo che più necessita. Se il nostro sistema digestivo è in sofferenza dovremmo indirizzare il nostro tempo dedicato al riposo magari ad un digiuno o ad una giornata di disintossicazione; se i nostri muscoli sono sempre tesi dovremmo rilassarci e fare un massaggio; se è il cuore ad essere debole dovremmo stare con chi amiamo e prenderci del tempo per noi stessi; se è la mente ad essere stanca dovremmo dormire di più e ascoltare buona musica.

Guardate la vostra agenda, oltre al lavoro, alle scadenze, agli impegni e commissioni cosa c’è?Che bello se ogni giorno ci fosse un piccolo riquadro di “tempo libero” da dedicare a se stessi.

Potrebbe essere semplicemente una passeggiata di 20 minuti da fare dopo pranzo, una sera a settimana fissata per andare al cinema o ad un incontro di preghiera; una domenica al mese per una gita fuori porta, una serata infrasettimanale per una cena con gli amici…

Gioco, relazioni, musica, buon cibo, sport, rilassamento, silenzio: quanto spazio nella nostra settimana dedichiamo a fare ciò che ci piace, oltre a quello che dobbiamo fare?

Fermarsi, respirare profondamente, lasciare andare pensieri di giudizio, rabbia, paura, invidia, ambizione e sostituirli con pensieri di accettazione, perdono e gratitudine, se fatto ogni giorno, per pochi minuti, ci cambierebbe la vita!

Nella Genesi si racconta che il Creatore dopo aver dato Vita all’universo, il settimo giorno, si riposò, e questo giorno è stato da Lui santificato e benedetto, non gli altri giorni.

Non amare il settimo giorno significa non amare se stessi.

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Marzo 15, 2017

Se pensiamo che il lavoro del sole sia quello di riscaldare, ebbene questo è solo l’1% del suo compito, per il restante serve a illuminare, far crescere la vita sulla terra e suoi pianeti, ma soprattutto attraverso i biofotoni (emissioni di energia luminosa) il sole RIPRISTINA i danni causati da ogni tipo di inquinamento.

Il sole non giova solo all’ambiente ma in maniera diretta anche alla nostra persona.

I biofotoni entrano nel nostro corpo attraverso gli occhi, regolano e controllano la crescita e la rigenerazione delle cellule e di tutti i processi biochimici. Ecco che stare al sole, passeggiare in un contesto naturale, permette all’occhio di assorbire più biofotoni, che attraverso le vie nervose arrivano all’ipotalamo e raggiungono la ghiandola pineale, la quale distribuirà durante la notte energie per la riparazione.

Il sole quindi ha la capacità di guarire (pensate ad esempio agli animali: quando sono ammalati o feriti si espongono al sole) sia a livello fisico che psichico. La persona depressa tende a richiudersi in casa, non desidera uscire, trova mille scuse, perché nel suo profondo “non vuole guarire”, non riesce a scegliere il bene per se stessa, quando semplicemente l’esposizione al sole potrebbe giovargli. Chi di noi in una “brutta giornata” non ha sperimentato il benessere nel farsi una passeggiata al sole?

Consigliamo quindi di:

  1. guardare il sole mentre sorge, questo permette di ricevere più biofotoni;
  2. camminare in mezzo alla natura di giorno: il movimento degli occhi permette al corpo di rilassarsi e ricevere maggiori vibrazioni guarenti;
  3. non indossare gli occhiali da sole, questi sono infatti un filtro fisico che impedisce l’ingresso ai biofotoni e l’attivazione della melanina. Usare sempre gli occhiali da sole ci espone al rischio di sviluppare il melanoma.

Buone passeggiate e buon sole!

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