Citoethyl è un integratore alimentare innovativo prodotto da Citozeatec e approvato dal Ministero della Salute.
Si tratta di un attivatore dell’enzima che smaltisce l’alcol a livello del fegato, quindi dopo una bevuta fuori misura per evitare di mettersi alla guida in condizioni non idonee, e rischiare anche una bella multa, si può assumere un flaconcino di citoethyl per favorire l’abbassamento del tasso alcolico.
Una soluzione testata per bere in modo responsabile.
Queste tagliatelle sono speciali perchè preparate artigianalmente dalla signora Giovanna Furlan, titolare dell’Azienda agricola “Le Presebelle della Tenuta Civranetta”. Quando le tieni in mano ti sembra di avere un pacchetto di pasta fatta in casa dalla nonna!
Sono di farro monococco: un cereale antico ricchissimo di proteine nobili, antiossidanti (come il betacarotene e la luteina- precursore della vitamina A) e sali minerali. Cuociono in 5 minuti e si posso mangiare così.. con un filo d’olio evo e via, un sapore deciso, integrale che può bastare a se stesso.
Visto però che in frigo ho dei meravigliosi broccoletti ho deciso di condirci la pasta.
Ecco la ricetta per 4 persone
300 grammi di pasta, 600 grammi di broccoli, 100 grammi di olive nere, 30 grammi di capperi, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di olio extravergine d’ oliva, quanto basta di sale marino.
Mondate i broccoli separando i fiori dai gambi e foglie. Pelate i gambi grossi, tagliateli a fettine e metteteli a cuocere in abbondante acqua salata insieme alle foglie, per circa 10 minuti. Aggiungete i fiori a cuocete per altri 10 minuti, 3 minuti prima della fine della cotture unite anche le tagliatelle. Nel frattempo saltate nell’olio lo spicchio d’aglio schiacciato, le olive snocciolate e i capperi dopo averli ben sgocciolati. Quando la pasta è cotta ma ben al dente, scolatela e versatela nel tegame del condimento insieme a un mestolo di acqua di cottura, lasciate sul fuoco qualche minuto ad insaporire.
Buon appetito!
Ecco una guida pratica che mi auguro possa aiutarvi nella preparazione dei cereali.
Premessa
I cereali sono piante erbacee appartenenti a diverse famiglie (graminacee in particolare) che producono semi o chicchi ricchi di amidi. Sono fin dall’antichità una delle fonti di nutrimento principali per l’uomo.
Quelli contenenti glutine sono: il frumento, l’avena, il farro, l’orzo e la segale; quelli senza glutine: riso, miglio, mais, quinoa e amaranto.
Noi consigliamo il consumo di cereali integrali, ossia in chicchi non raffinati (la dicitura decorticato/ perlato indica un diverso grado di raffinazione senza però incidere sulla qualità del prodotto perchè vengono mantenute in ogni caso la crusca e il germe). La pasta e il pane sono il risultato di lavorazioni dei cereali, vanno assunti con moderazione e selezionando un biologico di prima qualità.
Oltre che in chicco potete trovare i cereali soffiati o in fiocchi pratici per colazioni o merende.
Metodi di cottura
La cottura dei cereali avviene “per assorbimento”, non per bollitura. Si procede quindi sempre con il risciacquo, con l’ammollo quando necessario, la tostatura quando necessaria e infine con la cottura inserendo il cereale a freddo nell’acqua nelle proporzioni indicate. La cottura del cereale è ultimata quando l’acqua si è completamente assorbita.
Ecco uno schema che indica il rapporto acqua : cereale, la necessità di ammollo e tempi di cottura (le indicazioni posso variare leggermente in base alla marca, leggere sempre le indicazioni in etichetta)
Amaranto, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 25 min cottura.
Avena, 1 parte di cereale e 3 di acqua, ammollo 6 ore, 50 min cottura
Farro decorticato, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 30 min cottura
Grano saraceno decorticato , previa tostatura, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 20 min cottura
Miglio decorticato, previa tostatura, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 20 min cottura
Orzo decorticato, 1 parte di cereale e 3 di acqua, no ammollo, 35 minuti di cottura
Quinoa, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 15 minuti di cottura
Riso integrale, previa tostatura, 1 parte di cereale e 2,5 di acqua, no ammollo, 40-50 minuti di cottura.
Preparazioni
I cereali in chicco si prestano bene per essere consumati tal quali saltati con verdure o conditi con pesto vegetale, aggiunti a minestre e zuppe di verdure e legumi, utilizzati come base per polpette o sformati.
Io li preparo in grosse quantità e poi li conservo in frigo per 3-4 giorni in contenitori di vetro, li mangio semplicemente conditi con un goccino d’olio evo, del tamari (salasa di soia) e una spolverata di lievito alimentare. A volte li salto con verdure di stagione cotte in padella. Uso il riso semintegrale, il miglio e il grano saraceno per preparazioni di risotti (classica modalità: base di cipolla, verdure, cereale e cottura con l’aggiunta di brodo caldo; oppure in pentola a pressione inserisco il tutto, una volta raggiunta la pressione spengo il fuoco e quando la pentola si apre il piatto è pronto). Con la quinoa preparo le polpette.
Vi consiglio vivamente di provare a introdurre nella vostra dieta i cereali in chicco, trovate tra le armoniche ricette del sito diverse preparazioni, spazio alla sperimentazione e alla fantasia!
La nutrigenomica è quella scienza che studia le interazioni del nostro stile di vita con l’alimentazione e l’ambiente.
Sembra un cous cous invece è miglio!
L’altro giorno avevo il frigo pieno di verdure così ho pensato di fare una bella spadellata da usare in tanti modi.
Per prima cosa ho cotto il miglio: un bicchiere di miglio sciacquato e fatto tostare, cotto in due bicchieri d’acqua leggermente salata. Quando prende il bollore abbassare il fuoco e cuocere al minimo per 25 minuti, finchè l’acqua non si sarà completamente assorbita.
Nel frattempo ho lavato e tagliato a cubetti le verdure: carote, sedano rapa, broccolo romano, porro, topinambur, piselli. Ho cotto il tutto in una pentola antiaderente, con un goccino d’acqua e un pizzico di sale, alla fine ho aggiunto olio evo.
Con questo profumato mix di verdure ho condito il miglio aggiungendo alla fine dei semini di melograno. Per me è stato poi contorno, farcia per una finta frittata fatta con la farina di ceci e condimento per un risotto.
Provate.. il miglio è un cereale meraviglioso, nutriente, leggero, digeribile, senza glutine .. sperimentate!
Buon appetito!
Abbiamo in negozio un libro consigliato dal nostro caro amico Alberto Maraschi che mostra in maniera inequivocabile la differenza tra alimenti biologici e non biologici.
Si tratta di un manuale di immagini cristallografiche realizzate nel laboratorio LifevisionLab che rendono visibile l’energia ordinatrice degli alimenti. Essi infatti non sono solo portatori di sostanze materiali come acqua, proteine, minerali, carboidrati, vitamine, ma anche di un’energia invisibile che ci mantiene naturalmente in salute. L’essere umano, come ogni essere vivente, è infatti un organismo altamente organizzato di energia e informazioni. Le foto contenute in questo libro palesano quanto i cibi non biologici mettano in difficoltà il nostro organismo introducendo informazioni caotiche, non ordinate e disarmoniche.
Molti dei nostri clienti, in particolare dopo il servizio andato in onda su Report, ci hanno espresso le loro perplessità sull’autenticità dei prodotti biologici. Siamo consapevoli che gli inganni esistono e che esiste biologico di prima categoria, di seconda e di terza.. Ciò che offriamo ai nostri clienti è una costante e attenta ricerca: da sempre privilegiamo piccole aziende italiane che andiamo a conoscere personalmente e che garantiamo al 100%. Da noi ad un certo punto dell’anno le scorte di pasta, riso, nocciole, mandorle finiscono, fino a nuova produzione. Questo è un chiaro indicatore che i nostri fornitori non comprano materie prime da altri, ma che vendono solo ciò che producono, nel pieno rispetto della natura.
Vi invitiamo ad interrogarvi su ciò che state mangiando, sull’importanza di fornire al vostro corpo il “giusto carburante”, quello buono, dedicato.
Tra la nostra selezione di alimenti crudisti ci sono le bacche di Archechengi, conosciute anche come bacche inca o Golden Berries.
Sono i frutti della specie Physalis Peruviana e possiedono proprietà straordinarie: prevengono i calcoli renali e grazie ai loro microelementi pare siano in grado di sciogliere quelli già esistenti, sono diuretiche, hanno importanti proprietà antiossidanti, antivirali e fungono da antinfiammatorio naturale, infine fanno bene anche all’intestino.
Noi le consigliamo come snack di metà mattina o metà pomeriggio, magari associate ad altre bacche e semi.
Con questo freddino un polenta calda ci sta! Questa è la cena dei signori Bonato: polenta dal chicco rosso macinata a pietra con funghi trifolati, abbinata seppioline in umido.
Ci piace la polenta perchè è senza glutine, è ricca di sali minerali in particolare ferro (quindi contrasta l’anemia), è molto digeribile, consigliata nello svezzamento e durante la gravidanza (ricco di acido folico e vitamina B1), essendo integrale riduce l’assorbimento degli zuccheri e aiuta l’intestino a funzionare bene.
Io la faccio una volta a settimana, la mangio morbida appena fatta e poi in fettine abbrustolite con il grill, al posto del pane.
Si prepara molto semplicemente versando a pioggia 500 grammi di farina in 2 litri di acqua salata con un cucchiaio di sale grosso integrale, versatela prima che l’acqua raggiunga il bollore così non si formano grumi. La polenta cuoce in un’ora, mescolate il più possibile tenendo la fiamma al minimo: io non riesco a farlo ininterrottamente per un’ora come si dovrebbe, ma il risultato è ottimo lo stesso!
Una volta cotta rovesciatela in una pirofila e copritela con un telo inumidito di acqua calda in modo che rimanga morbida.
Le seppioline invece le faccio pulire dal pescivendolo, le taglio a striscioline e le cuocio molto semplicemente in un trito abbondante di cipolla bianca e un mestolo di passata di pomodoro. Dopo 20 minuti sono pronte, solo a fine cottura aggiungo dell’olio evo e aromatiche a piacere (il prezzemolo con il pesce ci sta molto bene!).
Cena pronta, bella ricca..magari a pranzo state leggeri!
Buon appetito!
Questa ricetta è un buon esempio di come, con un po’ di organizzazione, in poco tempo si possa preparare un delizioso pasto. Il lunedì è il mio giorno libero e ne approfitto per cucinare e fare rifornimento per la settimana: preparo dei cereali, metto a bagno dei legumi, cuocio un bel po’ di verdure e poi sistemo il tutto in frigo o in congelatore. Stavolta mi sono preparata del farro decorticato, piselli, funghi chiodini, broccoletti di bruxelles e cavolo romanesco.
Il farro l’ho mangiato tal quale con un po’ di olio evo e lievito alimentare, una sera l’ho proposto a mia figlia con un passato di fagioli cannellini e ieri l’ho finito mescolandolo con crema di piselli e i funghetti.
I piselli sono stati un contorno, una condimento per la pasta di mio marito, e infine sono diventati una crema per condire il farro. Idem per i funghetti.
Quindi vediamo come ho cucinato e composto il tutto.
Ho sciacquato un bicchiere di farro e l’ho immerso a freddo in due bicchieri di acqua, ho aggiunto un pizzico di sale grosso integrale e cotto per 30 minuti (finchè l’acqua non si è completamente assorbita). Una volta raffreddato ho aggiunto un goccio d’olio evo e messo in frigo in un contenitore di vetro (così dura 3 giorni).
I piselli li ho messi congelati nella pentola dal fondo spesso, ho aggiunto un pizzico di sale grosso integrale e cotto per circa 20 minuti, finchè non sono diventati morbidi.
I funghi chiodini li ho puliti e lavati, messi in una padella dove avevo fatto scaldare dolcemente dell’olio evo con due spicchi di aglio in camicia, si sono cotti in 15 minuti circa, a fine cottura ho aggiustato di sale.
Arrivata a casa alle 13 ho messo a scaldare il farro in una padella, intanto ho messo nel frullatore i piselli con abbondante prezzemolo fresco, ho unito il tutto e aggiunto un paio di cucchiai di funghi (levando l’aglio). In 10 minuti il pasto era pronto, piatto completo, bilanciato, sano e squisito!!! Non l’ho programmato prima, ho solo aperto il frigo e messo insieme un po’ di ingredienti.
Vi invito ad organizzarvi, a programmare in linea di massima un piano alimentare settimanale così da avere in casa tutti gli ingredienti che vi servono per preparare ottimi pasti.
Buon appetito!
Una mamma, nostra cliente, ci ha riferito che nella scuola di suo figlio hanno dato comunicazione che si stanno verificando episodi di gastroenterite, ci ha chiesto come rinforzare le difese per aiutarlo a non ammalarsi.
Ecco il meglio che abbiamo a disposizione.
In prevenzione: Sankombi + Fortakehl (Terapia sanum IMO)
In acuto: Fortakehl + Rotanelle + Tormentilla Heel + Acqua di Quinton
Il Sankombi è un prodotto eccezionale per potenziare le difese dell’organismo e per amplificare la risposta immunitaria endogena; il Fortakhel invece agisce specificatamente nelle alterazioni della flora intestinale e nelle infezioni gastroenteriche. Lo consigliamo sempre nelle terapie di fondo degli stati infettivi cronico-recidivanti batterici e micotici che interessano il tratto gastrointestinale, oltre che per trattare in acuto le gastroenteriti. Forthakehl è in grado di reintegrare le alterazioni funzionali dell’intestino, normalizzandone la permeabilità e moderando le reazioni di ipersensibilità. Entrambi sono rimedi che prevedono la somministrazione di una sostanza o agente infettivo potenzialmente induttore di una patologia, con l’obiettivo di curare questa stessa o di prevenirla.
Rotanelle invece è un fermento lattico con azione antivirale: ogni volta che l’abbiamo consigliato abbiamo ottenuto risultati grandiosi. Indichiamo a tutte le mamme di tenerlo in casa, bastano un paio di somministrazioni per abbassare la febbre alta, bloccare scariche e vomito, risolvere stati infettivi in genere.
Tormentilla Heel è un ulteriore aiuto che si puà dare per bloccare le scariche. E’ un composto di rimedi omeopatici molto efficace per chelare inoltre le tossine intestinali.
L’acqua di Quinton infine è essenziale per reidratare l’organismo dopo la perdita di liquidi causata da vomito o diarrea. Semplice acqua di mare oceanica che nutre in maniera strepitosa le cellule e con un potente effetto antibiotico intrinseco.
Le informazioni suggerite non intendono sostituire la valutazione da parte del medico o terapeuta di fiducia.