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Gennaio 18, 2017

Il tè matcha è un tè davvero speciale perché alcune settimane prima della raccolta le piante vengono coperte in modo che abbiano il giusto grado d’ombra e aumentino il contenuto di clorofilla. Le pregiate e verdissime foglie di tè verde vengono poi cotte al vapore per bloccare il processo di ossidazione e poi macinate in mulini a pietra per ottenere la consistenza di una fine polvere.

Questa si assume per sospensione e non per infusione, ciò significa che la polvere si ingerisce completamente! Una bomba di energia!

Vediamo le proprietà e poi come si prepara.

Questo tè verde contiene una grandissima quantità di antiossidanti, molti più degli altri tè verdi, capaci di proteggere i tessuti del nostro organismo dall’invecchiamento.

Accelera il metabolismo e quindi favorisce la perdita di peso; grazie alla teanina riduce lo stess fisico e mentale, potenzia memoria e concentrazione.

Rafforza il sistema immunitario grazie alla presenza di ferro, potassio, vitamina A e C; la clorofilla ha un potente effetto detossificante e drenante, nonché aumenta l’emopoiesi cioè alza il numero di globuli rossi.

Abbassa il livello di colesterolo, migliora la sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina e facilita l’eliminazione delle feci aiutando così la pulizia del colon.

Che ne pensate? Vale la pena farsi una tazza ogni tanto? Vediamo come!

Bisognerebbe avere un paio di strumenti specifici: un cucchiaino in bambù che ne misura la giusta dose da utilizzare e un frustino chiamato chasen per mescolare in modo omogeneo; in assenza ci si può arrangiare. Per prima cosa si mette una punta di cucchiaino nella tazza, si aggiunge acqua a 80 gradi, si mescola e si beve subito, finchè la polvere è in sospensione, prima che si depositi nel fondo della tazzina.

Attenzione che il tè matcha contiene molta caffeina quindi è sconsigliato in gravidanza e allattamento e per le persone con aritmia cardiaca e disturbi intestinali.

Oltre che da bere, il tè matcha può essere utilizzato come ingrediente pregiato di biscotti e cioccolatini.

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Gennaio 13, 2017

Il tè sencha è un tè coltivato in pieno sole, raccolto tra maggio e giugno ed essiccato dopo essere passato al vapore per qualche minuto. La caratteristica forma ad ago di pino è data dalla rollatura che una volta veniva fatta a mano. Ha un gusto armonioso tra l’astringente e il dolce e lascia in bocca un sentore di fresco.

Si prepara facendo bollire l’acqua e lasciandola a riposo finchè non raggiunge i 70°, vanno messi nella teiera dai due ai tre grammi di foglie per persona, si versa l’acqua e si lascia in infusione per circa un minuto e mezzo. Se desiderate un gusto più astringente aumentate la temperatura dell’acqua, mentre se lo desiderate più dolce diminuite la temperatura.

Le foglie possono essere riutilizzate un’ altra volta.

Il tè Sencha contiene vitamine del gruppo B, C e P. Favorisce la permeabilità capillare e l’elasticità della parete dei vasi sanguigni, è un’ottima fonte di manganese, potassio e fluoro.

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Gennaio 13, 2017

In questa stagione una zuppa calda può essere davvero curativa: il calore dissipa l’umidità, scioglie e distende le rigidità. Io amo la sera in particolare prepararmi dei piatti unici, completi e leggeri.

Stavolta ho fatto cuocere una decina foglie tenere di cavolo nero e due batate (patate dolci) in una pentola con acqua e un pizzico di sale grosso integrale. Sminuzzate bene le verdure e cuocete per circa una mezz’ora aggiungendo acqua calda se serve (la consistenza dovrebbe essere quella di una minestra densa). A fine cottura ho aggiunto un vasetto di fagioli cannellini già cotti che avevo nel congelatore: ne preparo sempre qualche porzione in più da tenere disponibile per le emergenze.

Ho impiattato aggiungendo del pane raffermo tagliato a cubetti che la mia bimba ha mangiato con soddisfazione ben imbevuto nel brodo delle verdure: una delizia!

Il cavolo nero è molto saporito, la batata da un tocco dolce e morbido, i fagioli contribuiscono all’apporto proteico, il pane a quello dei carboidrati.

Se preferite potete frullare il tutto e presentare il piatto come fosse una crema e aggiungere sopra i crostini di pane!

Buon appetito!

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Gennaio 13, 2017

A cena consigliamo di mangiare piatti semplici e leggeri. Io preparo volentieri zuppe, minestre o cereali in forma di risotto.

Ieri sera avevo del radicchio avanzato dal pranzo, tagliato a spicchi e cotto in padella con un bicchiere di acqua, un goccio d’olio e un po’ di sale. Ho messo nella pentola a pressione una tazza con tre quarti di miglio e un quarto di lenticchie rosse, precedentemente sciacquate; ho aggiunto abbondante radicchio già cotto, un pizzico di sale grosso e mezza cipolla tagliata grossolanamente, ho coperto il tutto con due tazze d’acqua. Quando la pentola è andata in massima pressione e ha emesso il classico fischio, ho spento il fuoco e aspettato che la pressione scendesse. Una volta aperta la pentola ho mantecato con olio di canapa.

Nel caso non aveste la pentola a pressione potete tranquillamente cuocere a fiamma alta finchè non raggiunge il bollore , poi abbassate e continuate la cottura per circa 20 minuti, finchè l’acqua non si sarà completamente assorbita. Se i chicchi di miglio dovessero risultare ancora duretti aggiungete ancora acqua cala e cuocete per altri 5 minuti.

Come contorno avevo delle radici amare di soncino e delle coste cotte al vapore, il tutto condito con olio evo, sale e un goccio d’aceto di mele.

Buon appetito!!

 

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Dicembre 31, 2016

Citoethyl è un integratore alimentare innovativo prodotto da Citozeatec e approvato dal Ministero della Salute.

Si tratta di un attivatore dell’enzima che smaltisce l’alcol a livello del fegato, quindi dopo una bevuta fuori misura per evitare di mettersi alla guida in condizioni non idonee, e rischiare anche una bella multa, si può assumere un flaconcino di citoethyl per favorire l’abbassamento del tasso alcolico.

Una soluzione testata per bere in modo responsabile.

 

Posted in Uncategorized by Gaudenzio Bonato
Dicembre 15, 2016

Queste tagliatelle sono speciali perchè preparate artigianalmente dalla signora Giovanna Furlan, titolare dell’Azienda agricola “Le Presebelle della Tenuta Civranetta”. Quando le tieni in mano ti sembra di avere un pacchetto di pasta fatta in casa dalla nonna!

Sono di farro monococco: un cereale antico ricchissimo di proteine nobili, antiossidanti (come il betacarotene e la luteina- precursore della vitamina A) e sali minerali. Cuociono in 5 minuti e si posso mangiare così.. con un filo d’olio evo e via, un sapore deciso, integrale che può bastare a se stesso.

Visto però che in frigo ho dei meravigliosi broccoletti ho deciso di condirci la pasta.

Ecco la ricetta per 4 persone

300 grammi di pasta, 600 grammi di broccoli, 100 grammi di olive nere, 30 grammi di capperi, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di olio extravergine d’ oliva, quanto basta di sale marino.

Mondate i broccoli separando i fiori dai gambi e foglie. Pelate i gambi grossi, tagliateli a fettine e metteteli a cuocere in abbondante acqua salata insieme alle foglie, per circa 10 minuti. Aggiungete i fiori a cuocete per altri 10 minuti, 3 minuti prima della fine della cotture unite anche le tagliatelle. Nel frattempo saltate nell’olio lo spicchio d’aglio schiacciato, le olive snocciolate e i capperi dopo averli ben sgocciolati. Quando la pasta è cotta ma ben al dente, scolatela e versatela nel tegame del condimento insieme a un mestolo di acqua di cottura, lasciate sul fuoco qualche minuto ad insaporire.

Buon appetito!

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Dicembre 10, 2016

Ecco una guida pratica che mi auguro possa aiutarvi nella preparazione dei cereali.

Premessa

I cereali sono piante erbacee appartenenti a diverse famiglie (graminacee in particolare) che producono semi o chicchi ricchi di amidi. Sono fin dall’antichità una delle fonti di nutrimento principali per l’uomo.

Quelli contenenti glutine sono: il frumento, l’avena, il farro, l’orzo e la segale; quelli senza glutine: riso, miglio, mais, quinoa e amaranto.

Noi consigliamo il consumo di cereali integrali, ossia in chicchi non raffinati (la dicitura decorticato/ perlato indica un diverso grado di raffinazione senza però incidere sulla qualità del prodotto perchè vengono mantenute in ogni caso la crusca e il germe). La pasta e il pane sono il risultato di lavorazioni dei cereali, vanno assunti con moderazione e selezionando un biologico di prima qualità.

Oltre che in chicco potete trovare i cereali soffiati o in fiocchi pratici per colazioni o merende.

Metodi di cottura

La cottura dei cereali avviene “per assorbimento”, non per bollitura. Si procede quindi sempre con il risciacquo,  con l’ammollo quando necessario, la tostatura quando necessaria e infine con la cottura inserendo il cereale a freddo nell’acqua nelle proporzioni indicate. La cottura del cereale è ultimata quando l’acqua si è completamente assorbita.

Ecco uno schema che indica il rapporto acqua : cereale, la necessità di ammollo e tempi di cottura (le indicazioni posso variare leggermente in base alla marca, leggere sempre le indicazioni in etichetta)

Amaranto, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 25 min cottura.

Avena, 1 parte di cereale e 3 di acqua,  ammollo 6 ore, 50 min cottura

Farro decorticato, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 30 min cottura

Grano saraceno decorticato , previa tostatura, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 20 min cottura

Miglio decorticato, previa tostatura, 1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 20 min cottura

Orzo decorticato, 1 parte di cereale e 3 di acqua, no ammollo, 35 minuti di cottura

Quinoa,  1 parte di cereale e 2 di acqua, no ammollo, 15 minuti di cottura

Riso integrale, previa tostatura, 1 parte di cereale e 2,5 di acqua, no ammollo, 40-50 minuti di cottura.

Preparazioni

I cereali in chicco si prestano bene per essere consumati tal quali saltati con verdure o conditi con pesto vegetale, aggiunti a minestre e zuppe di verdure e legumi, utilizzati come base per polpette o sformati.

Io li preparo in grosse quantità e poi li conservo in frigo per 3-4 giorni in contenitori di vetro, li mangio semplicemente conditi con un goccino d’olio evo, del tamari (salasa di soia) e una spolverata di lievito alimentare.   A volte li salto con verdure di stagione cotte in padella. Uso il riso semintegrale, il miglio e il grano saraceno per preparazioni di risotti (classica modalità: base di cipolla, verdure, cereale e cottura con l’aggiunta di brodo caldo; oppure in pentola a pressione inserisco il tutto, una volta raggiunta la pressione spengo il fuoco e quando la pentola si apre il piatto è pronto). Con la quinoa preparo le polpette.

Vi consiglio vivamente di provare a introdurre nella vostra dieta i cereali in chicco, trovate tra le armoniche ricette del sito diverse preparazioni, spazio alla sperimentazione e alla fantasia!

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Dicembre 1, 2016
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La nutrigenomica è quella scienza che studia le interazioni del nostro stile di vita con l’alimentazione e l’ambiente.

Frequentemente si pone l’attenzione sul ruolo che hannole vitamine del gruppo B nella Metilazione, cioè sul corretto
trasferimento di un gruppo metile (-CH 3) nella trascrizione genica del DNA.
Nelle cellule tumorali, infatti, le strutture ripetitive di mentilazione sono alterate, comportando di conseguenza una specifica
tipologia di neoplasia.
Sia una carenza di gruppi metilici che un loro eccesso (brusca introduzione) può comportare dei rischi a lungo termine a
livello genico.
In commercio tanti sono gli  integratori di vitamine del gruppo B, ma nessuno di essi viene formulato con un corretto
assorbimento.
Ogni volta infatti che assumiamo un farmaco o un integratore esso compie un’azione di grande stimolo non vantaggioso per il corpo.
Un piccolo stimolo invece risponde sempre in modo più adeguato. Inoltre ogni farmaco assunto in quantità ponderale viene assorbito
ed eliminato più velocemente: il suo effetto durerà per poche ore.
Il nostro corpo lavora per oscillazioni minime, dove non è importante l’intensità dell’apporto energetico, ma la coincidenza della vibrazione
che andrà ad aumentare in risonanza. 
Se l’assorbimento delle vitemine del gruppo B avviene in modo veloce, si corre il rischio (nel tempo) che venga prodotta una ipermetilazione a livello genico.
Noi abbiamo scelto un prodotto vitaminico che presenta due caratteristiche: la gastroresistenza e il rilascio modulato a livello intestinale.
La prima consente alle vitamine del gruppo B di passare indenni a livello gastrico senza subire l’inattivazione, mentre il rilascio modulato
permette di assorbire i costituenti in modo costante e ottimale nell’arco della giornata.
Tutto ciò accresce la risonanza.
L’effetto fisiologico è straordinario: i nostri clienti sono sorpresi dalla piacevole sensazione di benessere e dal miglioramento dell’umore.
Proponiamo quindi questo integratore con responsabilità e lo consigliamo per noi, per i nostri figli e nipoti.
Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Novembre 24, 2016

Sembra un cous cous invece è miglio!

L’altro giorno avevo il frigo pieno di verdure così ho pensato di fare una bella spadellata da usare in tanti modi.

Per prima cosa ho cotto il miglio: un bicchiere di miglio sciacquato e fatto tostare, cotto in due bicchieri d’acqua leggermente salata. Quando prende il bollore abbassare il fuoco e cuocere al minimo per 25 minuti, finchè l’acqua non si sarà completamente assorbita.

Nel frattempo ho lavato e tagliato a cubetti le verdure: carote, sedano rapa, broccolo romano, porro, topinambur, piselli. Ho cotto il tutto in una pentola antiaderente, con un goccino d’acqua e un pizzico di sale, alla fine ho aggiunto olio evo.

Con questo profumato mix di verdure ho condito il miglio aggiungendo alla fine dei semini di melograno. Per me è stato poi contorno, farcia per una finta frittata fatta con la farina di ceci e condimento per un risotto.

Provate.. il miglio è un cereale meraviglioso, nutriente, leggero, digeribile, senza glutine .. sperimentate!

Buon appetito!

 

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso
Novembre 22, 2016

dddAbbiamo in negozio un libro consigliato dal nostro caro amico Alberto Maraschi che mostra in maniera inequivocabile la differenza tra alimenti biologici e non biologici.

Si tratta di un manuale di immagini cristallografiche realizzate nel laboratorio LifevisionLab che rendono visibile l’energia ordinatrice degli alimenti.  Essi infatti non sono solo portatori di sostanze materiali come acqua, proteine, minerali, carboidrati, vitamine, ma anche di un’energia invisibile che ci mantiene naturalmente in salute. L’essere umano, come ogni essere vivente, è infatti un organismo altamente organizzato di energia e informazioni. Le foto contenute in questo libro palesano quanto i cibi non biologici mettano in difficoltà il nostro organismo introducendo informazioni caotiche, non ordinate e disarmoniche.

Molti dei nostri clienti, in particolare dopo il servizio andato in onda su Report, ci hanno espresso le loro perplessità sull’autenticità dei prodotti biologici. Siamo consapevoli che gli inganni esistono e che esiste biologico di prima categoria, di seconda e di terza..  Ciò che offriamo ai nostri clienti è una costante e attenta ricerca: da sempre privilegiamo piccole aziende italiane che andiamo a conoscere personalmente e che garantiamo al 100%. Da noi ad un certo punto dell’anno le scorte di pasta,  riso, nocciole, mandorle finiscono, fino a nuova produzione. Questo è un chiaro indicatore che i nostri fornitori non comprano materie prime da altri, ma che vendono solo ciò che producono, nel pieno rispetto della natura.

Vi invitiamo ad interrogarvi su ciò che state mangiando, sull’importanza di fornire al vostro corpo il “giusto carburante”, quello buono, dedicato.

 

Posted in Uncategorized by Rita Salmaso